“Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po' speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.”
La mia passione per la fotografia risale ad una ventina di anni fa. Sono quasi geloso di questa passione, perché, in fondo, è rimasta tale, oserei dire autentica e, soprattutto, senza didattiche suggerite o imposte. Ho solo cercato di aggiornarmi con la tecnologia, abbandonando la mitica compattina per scattare con qualcosa di più idoneo, senza tuttavia conquistare la "vera" strumentazione, vuoi per pigrizia, vuoi per l'amore per le risorse scarse.
Ho tuttavia iniziato a censire con le fotografie quanto gli stessi miei occhi (e il cuore e la testa), decifravano durante silenziosi e spesso improvvisati tragitti tra gente, angoli, strade, odori, colori, e gli innumerevoli segnali - più o meno diretti - che la vita ci mostra e nasconde ogni giorno, notti comprese, tra garbo e ruffianeria. Farsi coinvolgere quindi dal mirino e dalla propria formazione - prevalentemente classica, per me - così da riconoscere in quel luogo, in quell'istante, con quella luce, qualcosa di intimo, non di facile percezione, e provare a tradurlo in forme e dettagli che esprimano quel momento e lo esprimano con le mie coordinate.
E' sostanzialmente un modo di vivere, un tentativo di ricerca tra ricordi, spirito e armonia, a volte una vera e propria lotta interna ed interiore... alla lunga, un aver qualcosa da dire, forse, sperando che chi ne ha voglia provi ad ascoltare, fosse anche solo distrattamente. E già il fatto che qualcuno abbia qui incrociato la mia strada, riempie e riscalda, proprio come uno scatto ben riuscito.
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